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Paesaggi IV-Le montagne lontane

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Il paesaggio montano o alpino incute rispetto: invita a salire sulle vette con la consapevolezza non solo del pericolo, ma anche delle incognite che potremmo trovare oltre l'orizzonte seghettato per le tante punte rocciose e innevate. Sin dall'antichità il timore reverenziale si è accompagnato ad una domanda: da dove sorgono le montagne? Oggi le risposte sono state date da scienziati e geologi che spesso circondati dallo scetticismo e dall'incomprensione, hanno svelato i meccanismi che regolano il nostro pianeta. Quando si osserva il paesaggio dalla cima di una montagna o dal piano verso le vette, bisogna avere la consapevolezza che un tempo, per noi molto lontano, ma per la geologia brevissimo, al posto di questo paesaggio c'era un mare o un deserto e che le forme dei continenti erano molto diverse. Le catene montuose sono figlie del movimento delle placche tettoniche che allontana, unisce e divide i continenti e i fondali oceanici. In un futuro, per noi molto lontano,

Paesaggi III-Davanti all'oceano

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Bunker del Vallo Atlantico nei pressi di Boulogne-sur-Mer Questo blocco di cemento che s'inclina solitario davanti al mare è un piccolo pezzo di storia europea: quella delle guerre che hanno insanguinato il nostro continente per mezzo secolo, il Ventesimo. Il mare nell'immagine panoramica diventa lontano, anche il bunker che faceva parte di una potente linea difensiva sembra una piccola cosa davanti alla vastità dello spazio. Tutto ci fa riflettere sull'impotenza dei muri che si vorrebbero ergere a difesa delle invasioni e che poi immancabilmente vengono superati. Forse da questa costruzione di cemento non venne sparato nemmeno un colpo di fucile perché gli Alleati in Normandia sbarcarono più a sud, dove i tedeschi non si aspettavano uno attacco sul continente. Rivedendo questa fotografia panoramica ho provato la sensazione di trovarmi davanti a qualcosa di antico  e fragile che inesorabilmente verrà divorato dalla sabbia e dall'oceano. Spiaggia di Hardelot La fila di p

Paesaggi II-dentro il vulcano

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  Vulcano di Lemptégy. Interno del cratere. Catena dei Puys. Auvergne. Un doppio Sole, un trenino e turisti che si muovono in un paesaggio lunare. La fotografia panoramica ci consente di creare un paesaggio surreale, simile a un sogno oppure a un incubo. Cosa sta accadendo in questo cratere di un vulcano spento da millenni? Niente: solo una gita turistica per visitare un paesaggio alieno, in cui gli alberi sono solo piccole sagome sullo sfondo di un terreno dove è prevalente il colore rossiccio della lava eruttata tanto tempo fa. Se con un programma di ritocco fotografico provassimo a eliminare tutto ciò che c'é di terrestre in questa fotografia potremmo pensare di trovarci su Marte o al di fuori del Sistema Solare in cui ci sono due stelle fisse che provocano una situazione di caldo infernale. L'effetto dei due soli è ottenuto con una ripresa quasi a 360 gradi. Ne proporremo altre, per ora continuiamo ad esplorare panoramicamente il cratere di questo vulcano spento. Nessuno as

Paesaggi I-Un mondo più grande

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Con le sue capacità espressive la fotografia panoramica ha accentuato e arricchito la funzione della fotografia di esplorare il territorio circostante agli esseri umani. La fotografia di paesaggio nasce con la fotografia. Aprire una finestra ed esporre una lastra per 8 ore: è questo l'esperimento del primo fotografo della storia, si chiamava Joseph Nichéphore Niépce ed era uno scienziato e ricercatore. Da quella data, sembra il 9 febbraio 1826, il paesaggio fotografico diventa geografia e storia del territorio, emozione e salvaguardia dell'ambiente, ricerca di stile e ricordo di esperienze e momenti importanti nella vita. La ricerca, a mio avvisto, è una delle funzioni a cui assolve la fotografia panoramica. Le fotografie che seguono sono state realizzate lo scorso anno in Francia.  Jardin de Monet. Giverny. Normandia     Authuille. Somme   Spiaggia di Hardelot. Pas-de-Calais Bernieres-sur-Mer. Spiaggia della Normandia  

Presentazione: guardarsi intorno

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Il paesaggio alpino visto dalla collina di Saint-Pierre. Valle d'Aosta Nella storia della fotografia sono state eseguite panoramiche sin dall'epoca del dagherrotipo. La riproduzione meccanica ereditava l'esperienza del vedutismo nella pittura e della stampa litografica utilizzata sulle riviste ottocentesche da geografi e viaggiatori sulla base di appunti, schizzi e racconti.    Il bisogno era quello di avere una visione più vasta che consentisse allo sguardo di andare oltre la normale percezione dell'occhio umano. Se lo sguardo è in continuo movimento, la mobilità degli occhi poteva essere riprodotta con un meccanismo rotatorio della fotocamera o dello stesso fotografo che era  in grado di abbracciare un campo esteso sino a 360 gradi. Si voleva ottenere insomma una visione totale con una sola immagine, oppure con molte immagini dello stesso luogo eseguite in sequenza e perfettamente allineate l'una dopo l'altra. Con la fotografia panoramica on si voleva ripre